venerdì 16 novembre 2012

Aghi quali usare?

Sotto richiesta di una mia cara amica che in questi giorni ha iniziato il corso di cucito, ho pensato di introdurre questa breve guidasugli aghi per cucire.

Aghi per cucire a mano: di solito uso gli aghi medi, i numero 7 della prym. Preferisco questi aghi perchè hanno la cruna facile da infilare,  inoltre è dorata quindi ben visibile. Visto che li uso soprattutto con il filo per imbastiture, per non impazzire nell'infilatura preferisco aghi che non siano troppo piccoli. Aghi invece più grandi lasciano buchi più grossi nei tessuti e li trovo anche scomodi.

Aghi per cucire a macchina:uso solo quelli della Schmetz. Ne ho provato di altre marche ma la resa non era uguale, si spuntavano prima e facevano punti meno resistenti. L'ago a macchina va scelto a seconda del tessuto che si deve usare. Il criterio è semplice il numero è direttamente proporzionale alla pesantezza del tessuto.  Quindi:
  • aghi 60-70 per i tessuti leggeri: seta, taffeta, raso, chiffon
  • aghi 80: cotoni non troppo spessi, lino
  • aghi 90-100 per coutil e jeans
Potete trovare sia la confezione universale, dove ci sono 2 aghi per ogni tipo sia la cartina con aghi tutti di un tipo.

Poi ci sono aghi speciali che si usano ad esempio per le pelli che hanno la punta a forma di cuneo, e quelli per cucire il jersey che sono i ballpoint  ovvero a punta arrotondata (a differenza dei classici che sono gli sharp, ovvero a punta acuminata) e infine l'ago doppio per l'orlo sulla maglina.

Inoltre per quanto riguarda il filo per cucire consiglio filo di poliestere Gutermann o di cotone della Coats Cucirini . Diffidate da fili non di marca, perdono pelucchi e rovinano sia la macchina per cucire che la taglia e cuci.
Inoltre se mentre state cucendo vedete che i punti saltano o che si creano dei grumi  di filo, prima di tutto provate a riinflilare la macchina e se il problema persiste non scoraggiatevi è il momento di buttare l'ago, in quanto si è ormai spuntato, e prenderne uno nuovo.

martedì 24 luglio 2012

Amphi Festival 2012 Reportage

Dopo l'ottima esperienza dello scorso anno e vista la scaletta di concerti interessante, non potevo mancare all'ottava edizione dell'Amphi Festival che come ogni anno si tiene a Colonia nella Tanzbrunnen Area. Il festival dura ben 2 giorni, con tantissimi concerti che si susseguono sui 2 palchi principali : Mainstage e Statenhaus e nel  palco più piccolino del Theater, dove si tengono sia concerti che dj set o presentazioni di video e libri.
Noi (io e il mio ragazzo) siamo arrivati a Colonia nel pomeriggio di venerdi, e siamo subito andati a ritirare i braccialetti per evitare la fila l'indomani.

Il tempo venerdi non era granchè (freddo e pioggia a tratti) ma poi è andato a migliorare fino ad arrivare domenica sui 26 gradi.
Venerdi sera come di consueto ci siamo recati al party pre festival che come ogni anno si tiene all'Alter Watersaal. Come dice il nome, si tratta della vecchia sala d'aspetto della Stazione di Colonia e gli interni sono davvero particolari con soffitti a volta, colonne e candelabri. Per l'occasione ho indossato il vestito e i cyberloxx da me creati.




Il giorno dopo è cominciata la lunga kermesse di concerti. Dopo aver pranzato in centro  con una fantastica flammenkuchen (una specie di focaccia sottile), ci siamo diretti alla Tanzbrunnen Area verso le 14. Visto che il primo gruppo che ci interessava cominciava verso le 16 (Assemblage 23) abbiamo deciso di fare un giro per le bancarelle e poi di rilassarci nella fantastica spiaggia sul Reno.

Il concerto degli Assemblage 23 è stato abbastanza coinvolgente. Sono stati proposti sia brani vecchi  sia del nuovo album Bruise uscito a giugno. Purtroppo dentro lo Statenhaus non è facile fare delle foto, a causa del buio.
Subito dopo ci siamo diretti al mainstage per assistere al concerto dei Camouflage. uno dei concerti da me più attesi...

...e infatti non sono rimasta affatto delusa. La voce di Marcus rende dal vivo come su disco, e hanno suonato tutti i pezzi più belli del loro repertorio, come Love is a shield, Suspicious love e il gran finale con The great commandement.
Dopo una breve pausa in cui abbiamo cenato riposandoci nuovamente in spiaggia, è stata la volta dei Sister of Mercy, che io avevo già visto a Roma. 
Sarà che dopo quel concerto non mi avevano entusiasmato, sono sicuramente uno di quei gruppi che preferisco ascoltare su cd che dal vivo. Non abbiamo potuto finire di vedere la loro performance perchè  allo Statenhaus iniziava in concomitanza il concerto degli Apoptygma Berzerk. Dopo l'ultimo album Rocket Science, non sapevo cosa aspettarmi da loro e avevo paura di rimanere delusa, invece hanno riproposto tutte le loro hit del passato: Eclipse, Kathy's song, Untill the end of the world , Starsign ecc.... Un bel concerto coinvolgente in cui ho ballato tantissimo. Avrei voluto rimanere anche per i daf ma  la stanchezza ha preso il sopravvento, quindi ci siamo buttati seduti nella saletta del Theater, stanchi morti.


Verso mezzanotte ci siamo diretti verso casa, in quanto sapevamo che l'indomani avrebbero aperto i Solar Fake, verso le 12:50 , gruppo che non volevo assolutamente perdere.

Il concerto dei Solar Fake non ha deluso le aspettative, la voce di Sven è davvero bella anche dal vivo!


Dopo il concerto ci siamo riposati un pò sull'erba, mentre ascoltavamo gli Aesthetic Perfection.
Nel pomeriggio abbiamo  assistito al concerto dei Cruxshadows, gruppo che avevamo già avuto modo di apprezzare dal vivo a Copenhagen qualche anno prima. Il cantante, Rogue, come sempre si è esibito in una delle sue famose "arrampicate" sul palco.
Gran finale con Winterborn e Birthday durante la quale non ho potuto fare a meno di saltare oltre che ballare!
Subito dopo, siamo andati a casa a cambiarci e poi pausa cena con pizza e waffeln con fragole,

 quindi abbiamo ascoltato dal prato la prima parte del concerto dei blutengel, esibizione a mio avviso senza infamia e senza lode. Abbiamo anche girato un pò per le bancarelle, fatto qualche foto ricordo

 e sorseggiato del vino bianco in spiaggia.
Circa 10 minuti prima che cominciasse il concerto degli And One abbiamo preso posto tra il pubblico. Il concerto è stato divertentissimo. Il cantante degli And one è un vero e proprio showman! Peccato solo non poter capire tutto quello che diceva (visto che il tedesco lo comprendo meno dell'inglese)!

Purtroppo per paura di rimanere incastrati tra la bolgia abbiamo dovuto perderci l'ultimo bis degli And one, in quanto cominciava il concerto dei Project Pitchfork, che ha chiuso il festival. Il concerto è stato bello ma noi eravamo troppo stanchi per apprezzarlo a dovere. Mi riprometto di rivederli magari in una cornire più ridotta di pubblico se possibile!
Quindi siamo tornati verso l'albergo facendo anche qualche foto della città di notte.





Amphi war einfach nur wunderbar!!!Bis Bald Koln!!!







lunedì 16 luglio 2012

Sfilata di fine anno - scuola di moda Mara Scalon

Anche quest'anno la mia scuola di moda ha organizzato la sfilata di fine anno! L'anno scorso avevo deciso di non partecipare in quanto il tema non era di mio gradimento, ma quest'anno non appena ho saputo che si trattava degli anni 60-70 non ho esitato nemmeno un istante!
La sfilata si è tenuta all'hotel Atlantic di Borgaro martedi 10 luglio. Hanno sfilato sulla passerella più di 70 abiti, che hanno ripercorso la storia della moda di quegli anni!
Per l'occasione ho realizzato 2 abiti, uno anni 60, di cotone, corto proprio come richiesto dall'epoca (la minigonna) in colori accesi (viola e verde), l'altro in chiffon con motivo geometrico anni 70, molto fluente e vaporoso, con una cintura color verde in vita, sempre creata da me.
Ecco alcune foto dei miei abiti:






venerdì 1 giugno 2012

Sfilata di fine anno e Amphi festival!

E' da un pò che non scrivo qui sul blog perchè sono impegnatissima, infatti sto preparando 2 vestiti per la sfilata di fine anno e 1 per l'amphi festival. Se riesco mi piacerebbe preparare anche una gonna a tubo per l'amphi, ma il tempo stringe!!!
La sfilata sarà il 10 luglio, mentre il festival il 20.
Questa è l'anteprima del vestito per l'amphi a cui aggiungerò dei profili di pvc viola sulla cuciture davanti e sulla scollatura e collo e forse anche sulle laterali (sto aspettando il pvc per farmi un'idea). Dietro ha già cucito una cerniera invisibile. La stoffa è una lycra similpelle, che avevo preso tempo fa al gs scampoli.
Devo dire che sono molto contenta del fit, anche perchè ho preso come base un modello burda e l'ho modificato aggiungendo la scollatura davanti e adattato  per le mie misure!
Nel frattempo ho anche il cappello intelato che aspetta solo di essere ricoperto di stoffa!

venerdì 13 aprile 2012

Cappelli - terminologia italiana inglese e manuale

Il cappello classico è costituito essenzialmente di 2 parti:
- La Tesa del cappello che è la sporgente del cappello che gira, più o meno orizzontalmente, attorno alla base della cupola. In inglese la tesa si chiama "Brim". In alcuni cappelli la tesa può essere assente oppure sostituita dalla Visiera nei cappelli sportivi
-La cupola che è la parte convessa a forma di calotta/cilindro. In inglese questa parte viene chiamata "Crown"
In inglese l'arte di creare cappelli si definisce con il termine Millinery, mentre in italiano con Modisteria e il Milliner o Hatter è l'artigiano fabbricante di cappelli, che in italiano si chiama Modista o Cappellaio.
Su un sito americano ho trovato questo antico manuale proprio sulla Millinery Art che è possibile scaricare in formato pdf:.

giovedì 12 aprile 2012

Cappelli che passione!!!

Oggi ho ordinato tutto l'occorrente per fare cappelli.
Ho ordinato questo cartamodello di cappelli belle epoque che erano quelli che avevano le forme che più mi piacevano.

Appena arriverà tutto l'occorrente comincerò a lavorarci.
Oltre ai cartamodelli ho ordinato il buckram e il fil di ferro.  Per la passamaneria mi rivolgerò alla mia merceria di fiducia o al gs scampoli. Sono proprio curiosa di immergermi in questa nuova "avventura"!E poi quale periodo più adatto se non la primavera (anche se qui a Torino oggi fa freddino) per indossare un bel cappello?

giovedì 5 aprile 2012

Fliselina questa sconosciuta!

E’ molto importante , anzi fondamentale, quando si cuce un vestito utilizzare degli “stabilizzatori”, per aggiungere struttura, forma e rinforzare l’indumento. Questo serve anche a prolungare  la “vita” di un indumento.
Ci sono capi che hanno bisogno interamente di uno stabilizzatore (o interfodera) per rimanere in forma mentre altri solo in parte.
Ad esempio una gonna base o un pantalone avranno bisogno di uno stabilizzatore nel cinturino ( la gonna anche nello spacco), una camicia nel colletto e nei polsini, una giacca oltre allo scollo nel pannello frontale , nelle tasche, e un gilet sulla linea del collo e sul giro manica.
Per capire quali parti hanno bisogno di uno stabilizzatore, bisogna avere bene in mente il capo che si vuole costruire.
Le parti dell’indumento che dovranno cadere diversamente rispetto alle forme del corpo, probabilmente avranno bisogno di un stabilizzatore. Pensiamo ad esempio a una gonna  ampia stile "civil war", sicuramente per stare ampia e su in quel modo avrà bisogno di qualche supporto.
 Un’idea semplice può essere quella di mettere strati di tulle attaccati alla fodera della gonna, quella più complessa è di costruire una gabbia con stecche di metallo.
Esistono diversi tipi di interfodere, la più conosciuta è la fliselina. La fliselina è una tela che può essere termoadevisa oppure da cucire. Può essere di tessuto , non tessute  oppure di maglia.
La fliselina tessuta  è molto stabile e non è stretch nelle 2 direzioni, inoltre deve essere tagliata con lo stesso drittofilo del capo dove verrà applicata.
La fliselina non tessuta è composta da fibre sintetiche messe insieme tramite processi chimici E’ più duratura rispetto a quella tessuta. Nno è necessario tagliarla in drittofilo ma è consigliabile per avere maggiore stabilità.
Le fliseline di maglia sono più soffici di quelle tessute e sono stretch nel senso della larghezza. Di solito sono adesive.
La fliselina adesiva viene applicata con il ferro da stiro che scalda lo strato di resina.
In genere se i punti di colla sono piccoli allora la fliselina sarà più adatta per i tessuti leggeri, se sono grandi sarà meglio utilizzarla con i tessuti pesanti.
Non sempre però le fliseline adesive sono adatte a tutti i tipi di tessuti, perché il calore e la colla potrebbero rovinare il tessuto.
In questo caso è meglio utilizzare una fliselina da cucire. I tessuti su cui è necessario utilizzare questo tipo di fliselina sono il velluto, i tessuti con pailletes,  quelli con perline, i vinili, i tessuti metallici, e quelli a trama larga.
La fliselina può essere di diversi pesi. E’ importante capire quale peso va bene per il tessuto che si sta utilizzando. La fliselina deve essere compatibile con il peso, l’elasticità e la mano del tessuto.
Ad esempio una fliselina di peso alto non andrà bene con un tessuto leggero. In genere non dovrà mai essere più pesante del tessuto stesso. E’ sempre meglio fare una prova su un campione prima di utilizzare la fliselina sul capo finale, per vederne la resa, anche perché una volta applicata è difficile staccarla dal tessuto senza rovinarlo.
Oltre alla fliselina ci sono altri tipi di stabilizzatori:
Il drittofilo (scegliere quello ampio 0,5/0,6 cm), è un nastro di drittofilo utilizzato soprattutto per tenere in forma le parti curve del capo (scollo o giro manica)
Se il tessuto è molto leggero e trasparente al posto del drittofilo possiamo usare la Cimosa, ottenendo così lo stesso colore del tessuto.
Vediamo come scegliere la fliselina per alcuni tessuti:
·         Raso: se è un raso sottile sarebbe meglio utilizzare una fliselina che si cuce per evitare bolle. Per un raso spesso come il duchesse si può utilizzare la fliselina adesiva ma è sempre meglio fare una prova
·         Jeans: alcuni tessuti jeans possono essere troppo pesanti per utilizzare una interfodera. Utilizzare quella adesiva
·         Maglina: la fliselina può essere utile quando vogliamo che una parte del capo non si deformi a causa dell’elasticità del tessuto: ad esempio scolli, colli, asole, polsini e cuciture delle cerniere. Utilizziamo fliselina di maglia se vogliamo che la parte dove va applicata mantenga elasticità se invece vogliamo rigidezza utilizziamo la fliselina tessuta. Meglio non utilizzare quella adesiva, perché potrebbe non aderire bene.
·         Velluto: utilizzare  una interfodera che si cuce, perché il ferro da stiro può rovinare il pelo del tessuto
·         Pelle:meglio  utilizzare la fliselina che si cuce. Se si usa quella adesiva ,prendere solo quella che si stira a basse temperature e proteggere la pelle dal ferro .
·         Pelliccia finta: utilizzare solo quella che si cuce

martedì 3 aprile 2012

Conoscere i tessuti - CREPE

Spesso incontro sui siti questa tipologia di tessuti: Crepe
Ma di che tessuti si tratta?
Da Wikipedia:
Crêpe è il nome generico di tessuti, diversi nei materiali e nel peso, caratterizzati dall'aspetto increspato, granuloso e mosso. L'armatura è solitamente tela, raso nel caso del crêpe satin.
Il nome viene dal francese crêpe (crespo).
L'ondulazione della superficie viene ottenuta utilizzando i filati omonimi, che la movimentano grazie alla elevata ed opposta torsione dei trefoli che li compongono o alternando trame e orditi con filati a tensione opposta, l'effetto si manifesta in fase di finissaggio. Solitamente sono tinti in pezza.
Il materiale di elezione è la seta ma ne esistono in lana e fibre sintetiche, spesso miste alla seta.

Elenco dei tessuti "crespi":

  • Chiffon: estremamente leggero, trasparente e sottile, usa filati in torsione crêpe sia in ordito che trama.
  • Georgette: leggero, trasparente e sottile, usa filati in torsione crêpe sia in ordito che trama.
  • Crêpe de chine: ottenuto con l'impiego di trame a torsione alternata, compatto, si drappeggia bene. Usa filati in torsione crêpe solo in trama.
  • Crêpe marocain: tessuto pesante, per effetto del filo di trama più grosso di quello di ordito si creano delle costine ondulate orizzontali. Usa filati in torsione crêpe solo in trama.
  • Crêpe satin: morbido, rasato, lucido sul diritto e opaco sul rovescio. Usa filati in torsione crêpe solo in trama. A differenza dei tessuti precedenti, intrecciati in tela, è intrecciato in raso.
  • Crêpe di lana (crepella): tessuto in lana di vario peso comunque leggero, come per la seta è la forte torsione del filato che gli dà la superficie granulosa.

venerdì 30 marzo 2012

Georgette o Chiffon?

Mi sono sempre chiesta quale sia la differenza tra questi 2 tessuti, questo è quello che sono riuscita a trovare in rete:

Georgette tessuto leggero e trasparente ad armatura tela  di mano leggermente ruvida al tatto solitamente usato per confezionare abiti vaporosi con giochi di sovrapposizione a più teli




Chiffon tessuto leggero a velo trasparente in armatura tela e soffice ma resistente dalla leggera crespatura
molto elegante usato per abiti da sera gonne, camicette,
lingerie, foulard, nastri, e parti molto raffinate dell'abbigliamento




Possono essere entrambi di seta o di poliestere.

Altre cose che ho appreso online sono che: lo chiffon è più trasparente e leggero e morbido rispetto al georgette, quindi bisogna sovrapporre più strati per avere un effetto coprente. Georgette è più crespo, rigido, più coprente, inoltre essendo più spesso è più facile da cucire, ma probabilmente essendo più crespo e rigido si stropiccia di più ed è più difficile da stirare.

martedì 21 febbraio 2012

New project - something for him

Per la prima volta mi vorrei cimentare in un indumento maschile.  Per il mio ragazzo vorrei creare questo gilet asimetrico che ho trovato sul sito di Retroscope fashion. Visto che lui indossa spesso le camicie ma non ha nemmeno un gilet, ho pensato di rinnovare anche un pò il suo look! La proposta è stata accolta con molto entusiasmo quindi ho iniziato a prendere le misure. Purtroppo sui miei libri di modellistica non c'è nulla del genere, quindi ho pensato di partire da una base camicia senza maniche e poi di inventarmi il resto.Ho già preso la stoffa e la fodera, spero solo di non combinare casini! Sarà comunque un esercizio utile per avvicinarmi al mondo della moda maschile.

martedì 7 febbraio 2012

Non solo corsetti...progetto in maglina

Lo scorso giovedi ho inaugurato il mio nuovo piano da disegno. L'acquisto l'ho effettuato sul seguente sito:
http://www.bellearti.it/ . Il feedback è senz'altro positivo. Il piano è arrivato in perfette condizioni con il corriere. L'imballaggio era ben fatto e il prodotto mi sembra di ottima qualità.
Fatto sta che l'ho inaugurato con un progetto che avevo in mente già da Natale, quando ho trovato uno scampolo da Diffusione Tessile 97 a Roma, negozio che consiglio assolutamente. Ogni volta che scendo a Roma mi ci reco per fare un pò di shopping! Diffusione Tessile 97 ha 2 filiali a Roma: quella che frequento io è in via Tiburtina 1091, l'altra sull'appia verso Ciampino. Si trovano tantissime stoffe e degli scampoli molto belli e i prezzi sono molto convenienti! Ho preso uno scampolo di maglina e 1 metro di shantung verde acqua/blu per un corsetto.
Ho inaugurato il piano da disegno costruendo il modello dell'abito che avevo in mente per lo scampolo in maglina. Ho disegnato il cartamodello dell'abito con scollatura a barchetta. Il cartamodello dell'abito base prevede 2 pinces sia sul davanti che sul dietro, io ho preferito lasciarle solo sul dietro, per non alterare la figura stampata sulla stoffa. Una volta costruito l'abito base ho disegnato la manica, messo le marche e infine la scollatura a barchetta. Per evitare di dover fare i punti lenti ho costruito il cartamodello con inclusi i margini di cucitura, lasciando 2 cm su ogni lato. Quindi ho piazzato il cartamodello sulla stoffa in modo da avere 1 pezzo unico sia per il davanti che per il dietro, essendo l'abito in maglina non ha bisogno di una cerniera. L'ho cucito nel weekend, sfruttando il fatto che fuori si gelava!
Il progetto è quasi terminato, mancano solo l'orlo e i polsi:





giovedì 2 febbraio 2012

Ribbon corset - Terminato!!!

Oggi ho finalmente finito di rifinire il corsetto. Lo sbieco (che poi non è un vero sbieco) l'ho ottenuto dallo stesso nastro con cui ho cucito il corsetto, tagliato di ampiezza di 3,5 cm. La prossima volta devo ricordarmi di comprare direttamente del nastro uguale di ampiezza 3,5, in modo da rendere il tutto più veloce.
Ed ecco qui le foto del mio primo ribbon corset:


mercoledì 11 gennaio 2012

Ribbon corset - primo lato completato

Dopo aver passato 10 minuti a infilare le stecche, cosa che odio visceralmente, alla fine ho sempre un gran male alle mani -_-, posso presentarvi il primo lato del ribbon (mancante  solo di occhielli e sbieco):

Adesso si passa all'altro lato, che, una volta imparato a fare il primo, è molto più veloce e semplice da realizzare!

lunedì 9 gennaio 2012

Quanto costa fare un corsetto?

Spesso ci si chiede quanto costi fare un corsetto.
Possiamo rispondere a questa domanda per quanto riguarda i materiali, ma non precisamente per quanto riguarda le ore di lavoro, che possono variare a seconda della velocità e abilità di chi cuce e dal tipo di corsetto che vogliamo costruire. Ogni aggiunta al modello base (tipo pizzi o nastri) comporta soldi in più non solo in termini di materiale ma anche di tempo lavorato.
Vediamo quindi i prezzi dei materiali:
  • Stoffa coutil di cotone: ce ne vuole almeno mezzo metro per un underbust a un solo strato di coutil, per un overbust qualcosina in più. Però attenzione dipende anche dalla vostra taglia, ovviamente le persone più in carne avranno bisogno di più stoffa rispetto alle magre. I prezzi variano a seconda dei siti. Di solito lo prendo su vena cava dove costa circa 11 euro al metro. Quello di poliestere dovrebbe costare un pò di meno, ma io preferisco il cotone perchè il sintetico può dare allergia. Se però volete un coutil che non vi serva solo per intelare il corsetto ma anche per l'esterno allora potreste optare per un coutil con raso o broccato e allora il costo sale.
  • Stoffa esterna: qui dipende che stoffa scegliamo. Il raso è tra le più economiche, il velluto e la seta tra le più costose. In media sono 5 euro al metro per un raso, 8 euro per taffeta, 16 euro per lo shantung, 18 per  velluto, 20 euro per un broccato. Poi se si tratta di stoffe molto particolari si può salire anche di molto. Ce ne vuole quanto il coutil
  • Stecche: le stecche non costano tantissimo, variano da 0,30 a stecca fino a 0,80. Ve ne serviranno minimo 14
  • Occhielli : costano parecchio quindi occhio a romperli quando li mettete! L'arnese che si trova nella scatola della prym non basta su un doppio strato di coutil e rischiate di rimetterci un pò di occhielli. Vi consiglio un investimento: la pinza fustellatrice: costa sulle 5-7 euro a seconda dei modelli. Io ho preso quella della prym perchè quelle del brico non andavano bene con gli occhielli da 5mm che uso di solito. Costo circa 5-6 euro. Con una scatola riuscite a fare max 2 underbust. Dovrete munirvi anche di un martello di gomma: costano poco 2-3 euro. Un altro investimento iniziale è il punteruolo da sarta Prezzo: 7-8 euro
  • Nastro in sbieco: ve ne serviranno minimo 2 metri e mezzo: il costo in media è di 1 euro al metro. Potete se no ricavarlo dalla vostra stoffa ma solo se ne avete abbastanza!
  • Filo 1-2 rocchetti: io uso solo il gutermann perchè è resistente e non spelucchia ( e i pelucchi rovinano le macchine per cucire): 2,40 a rocchetto.
  • lacci: possono essere o nastri di raso da 10 mm(meglio quelli doppiati) o dei lacci tipo quelli delle scarpe leggermente elastici. Ce ne vogliono minimo 3 metri per un underbust.I nastri di raso doppiati vengono circa 0,50 al metro mentre gli altri circa 1 euro al metro
  • Busk: anche qui dipende da quale busk scegliamo. Dipende dal tipo (se normale, se spoon busk, se con swarosky) e anche dall'altezza del busk: diciamo che in media uno semplice va dai 7 ai 16 euro
  • Gros grain per rinforzare il punto vita: ve ne servirà un metro: circa 0,70 centesimi


Facendo una simulazione di quanto verrebbe quindi a costare un corsetto base a doppio strato di coutil:


<><><><><><>
<><></></></> </></></></></> Materiale
Prezzo
Quantità
Prezzo finale
Coutil 
 10 euro al metro
1 metro
11
Stoffa esterna
 12 euro al metro
circa 1/2 metro
6
Stecche
0,60 l'una
14
8,4
Occhielli
5,5 euro a scatola
1 scatola
5
Sbieco
1 euro al metro
3 metri
3
Lacci
0,70 al metro
3 metro
2,1
Filo
2,40 a rocchetto
2
4,8
Gros Grain
0,70 al metro
1 metro
0,7
Busk
10 euro
1
10
Costo totale materiali:


51


Otteniamo che solo di materiali minimo 50 euro. In più dobbiamo aggiungerci le spese di manodopera: le ore per disegnare il cartamodello e le ore per assemblare i pezzi, stimiamo 3 giorni lavorativi (24 ore) e stimiamo una paga oraria di 5 euro l'ora: 120 euro.
Quindi sommando il prezzo equo per un corsetto base prodotto non industrialmente e su misura si aggira sui 170 euro.
NB: nel conteggio non ho considerato le spese iniziali per tutti gli arnesi utilizzati di solito da una sarta corsettista e la manutenzione del parco macchine.

domenica 8 gennaio 2012

Ribbon corset on going

Dopo la lunga pausa natalizia, ho finalmente ricominciato a cucire, erano circa 2 settimane che tenevo la macchina ferma,ho fatto giusto qualche riparazione. Prima delle vacanze avevo cominciato il ribbon corset.
Dopo aver costruito il cartamodello su misura, ho cominciato ad assemblare i pezzi.
Sto seguendo il tutorial illustrato da Sidney Eilen che trovate qui. Per ora ho montato i 2 pannelli con nastri ai pannelli di coutil che saranno l'intelaiatura del corset e ho inserito la prima parte del busk.
Ho notato solo dopo aver tagliato i pezzi seguendo i consigli di Sidney Eilen che lei monta il busk al contrario, ovvero la parte con i gancetti la mette sulla sinistra invece che sulla destra come si fa di solito. Non volendo creare troppa confusione visto che il primo ribbon che faccio ho deciso di lasciarlo a sinistra.
Sto seguendo il tutorial passo passo, però dopo aver montato il lato con i gancetti del busk non ero soddisfatta di come era venuto, quindi ho smontato tutto e apportato alcune modifiche che qui vi illustro.
Ci troviamo ad avere il nostro coutil del lato busk attaccato al pannello nastri. Dobbiamo aggiungere il secondo  pezzo di coutil e 2 nastri che ricopriranno dietro e davanti il pannello busk.
1) al nostro pezzo di coutil cuciamo il primo nastro dal lato in cui dovrà uscir fuori il busk. Questo sarà il rovescio del corsetto
2) una volta cucito sul lato opposto dobbiamo ripiegarlo a mano e cucire molto vicino al lato
3) prendiamo il pezzo di coutil libero e l'altro pezzo di nastro e uniamoli con la fliselina biadesiva.
4) piazziamo il busk con il nastro adesivo e disegnamo la guida per cucire
5) cuciamo insieme i 2 pezzi con i lati con i nastri all'interno seguendo i segni di guida per i buchi da cui uscirà il busk
6) ripieghiamo sul dritto il pezzo fuso di coutil/nastro e inseriamo il busk
7) fissiamo il busk
8) pieghiamo a mano sul lato opposto al busk e cuciamo vicino al lato

So che detto così può risultare un pò "burdesco", ma purtroppo non ho fatto foto mentre lo montavo, sarà per il prox ribbon!
Vi posto la foto del lato sinistro del corsetto con il busk così inserito ( ho lasciato per ora i margini di cucitura sopra e sotto che taglierò solo prima di inserire il nastro di rifinitura):
Adesso vado a rifinire il pannello centrale e a fare i canali per le stecche.

giovedì 5 gennaio 2012

Cartamodelli stranieri - conversione taglie

Ho pensato che un post sulla conversione taglie possa tornare utile, per poter interpretare sia Burda che i cartamodelli americani (simplicity, butterick...).
Quindi ho creato questa semplice tabellina per evitare di confondersi:


Taglie italiane384042444648
Burda343638404244
Taglie americane
 8
1012141618
Taglie inglesi6810121416
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...